Il tour inizia a Riva del Garda, punto più alto del lago di Garda, per proseguire verso la parte veneta, nella provincia di Verona. Malcesine la prima tappa per poi iniziare, con la funivia, la salita verso il monte Baldo per raggiungere l’altezza di 2218 mt slm. Da qui la visuale panoramica non ha confronti, si può ammirare nella sua interezza, l’estensione del lago. Ma non solo…dal versante opposto si può osservare l’altra parte della provincia, quelle zone che andremmo a toccare subito dopo la discesa dal monte.
A Torri del Benaco troveremo le indicazioni per girare verso le colline, verso la zona del Valpolicella famosa per il vino li coltivato… l’Amarone. Curve, tornanti, paesi storici, castelli, ville, luoghi di estrazione del marmo rosso di Verona, la pietra della Lessinia, la lavorazione del mobile stile classico e del ferro battuto, valli e vigneti ancora. Il Recioto, il Soave, il Custoza, il Lugana, il Bardolino dell’entroterra gardesano, il Durello nei Lessini, l’Arcole nella bassa e il Valdadige della terra dei forti sono i vini che vengono prodotti nella provincia. Ad accompagnare questi strepitosi vini nelle tavole imbandite veronesi troveremo i prodotti tipici locali, come il riso vialone nano IGP, da mangiare in squisiti risotti assieme al radicchio rosso dop, i salumi come la soppressa, i formaggi ed i latticini della Lessinia, il pesce del Garda e dei fiumi, l’olio extravergine di oliva, gli ortaggi, le ciliegie e le pesche i cui alberi durante la fioritura offrono spettacolari paesaggi, castagne e i marroni dop sulle alture, mele e pere, meloni e angurie in pianura. E ancora il miele della Lessinia e delle colline gardesane, i tartufi, i tortellini di Valeggio. Non potranno mancare i dolci: il famoso pandoro, il nadalin a forma di stella, il bovolone. La prima sera saremo ospitati presso il parco termale del Garda, una spa naturale di 13 ht immersa tra piante rare e alberi secolari.
L’altipiano di Asiago, nella provincia di Vicenza, sarà la meta del secondo giorno. Presa la strada per la zona del Soave e costeggiando il parco naturale della Lessinia ci accingeremo ad entrare nel territorio del vicentino, per la maggior parte di origine gotica. Antonio Fogazzaro, Jacopo da Ponte, Andrea Palladio sono i protagonisti di Vicenza e molti i luoghi e le opere da visitare a loro vincolati. Ma il pezzo forte, dove poter sfruttare i cavalli delle nostre auto, vivere emozioni adrenaliniche, sono le strade che attraversano i fronti, le trincee, le gallerie della GRANDE GUERRA dall’altipiano di Asiago al Monte Grappa.
I settori dove Vicenza può vantare performance significative e posizioni di leadership sui mercati nazionali e mondiali sono la concia, l’oreficeria, l’abbigliamento tessile, la ceramica, il legno-arredo e l’agroalimentare. Al visitatore goloso diversi sono i piatti tipici da degustare, dal baccalà alla vicentina, ai capponi alla canevera, al capretto sullo spiedo, al castrato con risi e bisi, ai tanti risotti fra i quali quello con i piselli di Lumignano, agli asparagi del bassanese, la sopressa di Valli del Pasubio e di Recoaro debitamente accompagnata da una calda fetta di polenta brustolà, le trote della Valdastico, i toresani di Breganze accompagnati dalla polenta onta, i bigoli con l’arna di Thiene, le tacchine (paete) con il melograno (malgaragno) di Montebello ciascuno dei quali può essere coniugato ad un determinato periodo dell’anno e ad uno specifico vino derivato dalle zone dei Colli Berici, Gambellara e Breganze. I più noti sono: il Gambellara, il Garganego, il Vespaiolo, il Breganze. La pace dell’altipiano dei sette comuni (Asiago) ci ospiterà la seconda sera del nostro tour.
Il terzo giorno è dedicato alla parte nord della provincia di Treviso. Dalla splendida Asiago e lasciando alle spalle la discesa di Enego, saliremo verso il Grappa, fronte di prima linea durante la prima guerra mondiale. I Forti di Primulano appariranno dalle prime curve. Nel proseguire, tra curve a gomito ed in mezzo agli abeti e faggi, si cominciano ad ammirare i panorami mozzafiato verso la pianura veneta. Cima Grappa (1770 mt slm) la prima tappa giornaliera dove faremo visita al Sacrario Militare. Il silenzio, l’atmosfera porta tutti al ricordo delle vittime. Il paesaggio è ricco di vecchi ricordi della prima guerra mondiale; trincee, sentieri, gallerie, piccoli fortini per la difesa. Il fiume Piave, sacro alla patria, è ben visibile e la sua forma sinuosa ci porta lo sguardo fino alla laguna di Venezia. La discesa da questo monte ci porterà a Possagno, alla casa natale, al tempio e al museo del noto scultore e pittore Antonio Canova, l’artista che fa rivivere le sculture della Grecia antica vissuto a cavallo tra il XVIII° e XIX° secolo. La zona della Strada del Prosecco e vini dei Conegliano-Valdobbiadene sarà la nostra destinazione della giornata. Il Prosecco, vino bianco a denominazione di origine controllata (DOC), è il vino più rinomato della zona e conosciuto a livello mondiale con vendite che hanno superato negli ultimi anni i più noti vini francesi. Non da meno comunque il Cartizze, il Torchiato di Fregona, Il Refrontolo passito, il Montello e Colli Asolani, il Verduzzo, Il Merlot, Il Raboso del Piave. Sulle tavole imbandite dei succulenti piatti tipici locali; il risotto con i bruscandoli, la salsa peverata, il radicchio di Treviso, gli asparagi alla bassanese, la pasta e fagioli, la sopa coada, lo spiedo ed il Tiramisù come dolce, preparati con esperienza, maestria e tradizione.
Follina, paese situato ai piedi delle Prealpi bellunesi e nel cuore della zona dei vigneti, ci ospiterà per due notti. Il quarto giorno sarà dedicato esclusivamente al PROSECCO, alle colline limitrofe con piccole escursioni nel bellunese; tradizioni e luoghi dell’alto trevigiano che non si possono descrivere…ma scoprire!!!
Per l’ultimo giorno saranno le Dolomiti a farla da padrona. Passi, laghi, gallerie, curve e controcurve… paesaggi… salite a rifugi alpini. Riconosciute da UNESCO di patrimonio dell’Umanità: sono le montagne più belle del mondo!!! Un’esplosione di colori e di vitalità: il verde smeraldo dei pascoli e quello più intenso di boschi e abetaie, l’azzurro del cielo limpido e l’arcobaleno delle fioriture, il rosso intenso che accende le vette al tramonto, fenomeno unico e straordinario dovuto alla peculiare composizione delle rocce dolomitiche. Uno scenario che solo loro sanno regalare e che risveglia la voglia di vivere all’aria aperta. Trekking, alpinismo, equitazione, mountain bike, passeggiate in mezzo natura, wind surf, rafting, parapendio; Tre Cime di Lavaredo, Marmolada, Tofane, Pelmo, Civetta, Cinquetorri.
Ma le Dolomiti sono anche luoghi ricchi di cultura, arte e tradizioni. L’elegante e mondana Cortina D’Ampezzo; la Valle di Zoldo, costellata di preziose chiesette e case signorili; il Cadore, terra di storia e arte con la splendida Pieve di Cadore dove nacque il grande pittore Tiziano; il “verde Comelico” territorio diviso in due aree ricche di seduzioni: la Val Comelico, realtà ladina, e Sappada, isola germanofona. Cinque giorni di tour per vedere, conoscere, stimolare la voglia di ritornare e approfondire il Veneto.